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- Scritto da Super User
- Pubblicato: 23 Maggio 2015
In città, svariate istituzioni erano attive e favorevoli all’intervento: il comitato padovano della “Dante Alighieri”, la società “Trento e Trieste”, il battaglione “S. Giusto” costituito da profughi delle terre irredente e da studenti dell’ateneo cittadino, il già citato comitato “Pro Patria”. Per il numero di commiato de L’Intervento, il giornale degli interventisti padovani, lo stesso Carlo Cassan aveva composto uno scritto ove, alla vigilia dell’entrata in guerra, incitava i suoi lettori: “Oggi l’opera degli spiriti è compiuta. La grande ora è giunta. Noi stessi che abbiamo dato la vita a questo giornale e abbiamo fin qui, con tranquilla e serena coscienza, fatto quello che credevamo il nostro dovere, sentiamo ormai l’inutilità della parola. Oggi parlano per noi i fatti, l’azione che incomincia … Non ci facciamo illusioni né vogliamo illudere. La guerra sarà aspra; abbiamo da combattere un nemico valoroso e potentemente organizzato, sprezzante di ogni legge di umanità … Ma la nostra vittoria sarà luminosa e pura … Noi combatteremo per l’indipendenza e l’unificazione completa della patria, per l’avvenire della gente latina”.
(Alberto Aspen - http://www.padovagrandeguerra.it )